Il regista del futuro è già qui (forse sei già tu)
Ogni settimana nasce un’intelligenza artificiale nuova, capace di riscrivere il modo in cui creiamo video.
Una settimana di vita umana è ormai un anno per le AI: si aggiornano, evolvono, si moltiplicano.
Non fanno in tempo a essere una novità che diventano già una rivoluzione.
Nel 2025, il videomaking non è più solo una questione di attrezzatura, ma di mentalità aumentata: l’unione tra intuito umano e strumenti artificiali.
🎛️ L’AI non sostituisce la visione: la amplifica
Le AI non sono il nemico della regia, semmai il suo steroide creativo.
Nel mio lavoro di Live Content Creator, convivono con la camera, lo smartphone e il montaggio.
Se so che userò una AI in post, già in fase di ripresa penso a come agevolarle il lavoro: inquadrature più pulite, movimenti più chiari, luce controllata.
Sono strumenti che aiutano a pensare, vedere, accelerare — ma ti fanno risparmiare tempo solo se sai come usarlo.
⚙️ Le AI che stanno cambiando il modo di fare video
Higgsfield — il fuoriclasse delle transizioni
Per me, ha sostituito del tutto gli effetti classici di CapCut.
Niente più strobo, dissolvenze o preset.
Higgsfield genera passaggi fluidi e coerenti col movimento, come se un motion designer lavorasse dentro al tuo telefono.
Perfetto per dare ritmo cinematografico o creare hook d’impatto all’inizio dei video (come i celebri “zoom-in dalla Terra al set”).

Kling AI — il glitch poetico nella realtà
Non serve a inventare mondi, ma a modificare con delicatezza quello che già esiste.
È il mio pennello digitale per i dettagli surreali:
un fiore che sboccia dall’asfalto, un delfino che emerge da una pozzanghera, una finestra che si apre nel cielo.
Mantiene il contesto, cambia un solo elemento — e crea una magia visiva controllata.
Usala come strumento di narrazione, non come effetto da mostrare.
Runway Gen-3 — potente, ma non mobile-friendly
Da desktop resta un colosso, ma da smartphone non mi convince.
Lo uso ogni tanto per cambiare sfondi o mascherare errori, ma spesso le versioni “basic” introducono glitch indesiderati.
Più che un problema mio, è un limite dell’app su mobile: l’interfaccia non è pronta per un flusso da creator veloce.
🧠 Il mio workflow reale con le AI
- Idea – nasce da un’intuizione visiva o da un trend.
- ChatGPT (allenato) – gli faccio studiare il sito o il brand e mi scrive prompt su misura.
- Midjourney – uso i prompt per generare immagini e mi alleno a mettere like solo a ciò che rispecchia il mio gusto (così la AI capisce il mio stile).
- Higgsfield o Kling – importo le immagini o le clip per creare transizioni e realtà aumentate coerenti.
- Finale su smartphone – tutto rientra nel flusso mobile, dal montaggio alla pubblicazione.
Le AI non mi fanno risparmiare tempo “per forza”.
Me ne fanno perdere, ma in modo utile — quello che ti fa crescere come regista.
🕒 Real-time e intelligenza artificiale: una relazione complicata
Nel live content, la velocità è tutto.
Le AI, però, non sempre tengono il passo.
Le generazioni impiegano ancora secondi (a volte minuti) e, se cerchi l’immediatezza assoluta, ti spezzano il ritmo.
Per ora le considero alleate di pre-produzione, non ancora strumenti di regia in diretta.
La chiave è integrarle dove servono:
AI per la visione, smartphone per l’azione.
🎞️ Sora 2: quando l’immaginazione diventa regia
Negli ultimi mesi si è parlato tantissimo di Sora 2, il nuovo sistema video generativo di OpenAI.
In pratica: scrivi un prompt e ottieni un video realistico, coerente e in movimento.
Non è un deepfake, non è un collage — è una ricostruzione completa della scena.
Riconosce prospettiva, luce, materiali, perfino il linguaggio della camera.
Le testate americane (come The Verge e TechCrunch) lo definiscono “il primo strumento che permette a chiunque di dirigere con le parole”.
E hanno ragione: con Sora 2 puoi creare micro-film da testo, stabilire durata, stile, lente e ambientazione.
Non sostituisce un regista, ma ti costringe a diventare uno.
Ho avuto accesso alla beta e ti assicuro che è impressionante:
la coerenza dei movimenti, la profondità di campo e la resa della pelle superano di molto gli esperimenti visti finora.
Ci vuole ancora tempo per il real-time, ma la direzione è chiara.
🎁 Se vuoi provare Sora 2 anche tu, scrivici su Instagram @livecontentcreatorhub: ti spieghiamo passo per passo come accedervi dall’Italia (con VPN, account USA e procedura di attivazione).
⚠️ Guida rapida: come usare Sora 2 dall’Italia
- Scarica NordVPN e attiva il piano “Complete”.
- Imposta l’IP su Stati Uniti.
- Registrati su sora.com con VPN attiva.
- Attendi circa 24 h per la conferma dell’account.
- Hai diritto a 30 generazioni gratuite.
- Al primo accesso, Sora ti chiede di registrare il volto e leggere dei numeri: serve per creare un modello 3D del viso.
- Puoi scegliere se permettere la clonazione solo a te o anche a persone fidate.
- Leggi bene i termini: stai cedendo il diritto d’uso della tua immagine.
🎬 Gioca, ma resta consapevole. È una rivoluzione, non un giocattolo.
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Abbiamo 12 inviti disponibili per Sora Ai uno lo inserisco qui per gli altri scrivici in dm su
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Codice per attivazione Sora 2